I fiori del Tibisco (Rubbettino Editore, 2006)

 i-firoi-del-tibisco2Una perla di memoria affiora alla mente di Giorgio, un inquieto uomo ancora giovane ma già giunto ai vertici della propria carriera di dirigente. Ed è subito un tuffo nel buio dei ricordi: «Quando aveva scelto, senza preavviso, di abbandonare il mondo tumultuoso che lo
aveva portato in giro per l’Europa senza mai dargli il tempo nemmeno di fermarsi a pensare, aveva colto tutti di sorpresa. Ancora giovane, al massimo della carriera, quella decisione era sembrata un salto verso
l’ignoto». Poi i ricordi incalzano, una dopo l’altra le perle infilzano una collana di ricordi, e il presente scolora nel passato senza mai, però, cedergli il passo: un’altalena avvincente di concreto senso del presente e di dolce sapore di quel che è stato. Squarci o scaglie di passato che, nel descrivere fatti, eventi e uomini, restituiscono
insieme il quadro di una zona d’Italia, di un tempo appena trascorso, di una società in uscita dal mondo rurale. Tracce di storia nel solco breve della personale memoria di un uomo che, oggi, fa i conti con il “suo” ieri
e disegna, intanto, il passato di ognuno.