Signori del vento/Lords of the Wind (Noubs, 2002)

Un nuovo viaggio

a L. Ferlinghetti

Il Liffey, il Tevere, il Tamigi, il Danubio,
l’Elba, la Senna, la Moldava, la Pescara,
il Dentalo breve dopo il Foro.
Anche tu hai amato i tuoi fiumi,
uomo Rubiconde che non attraversi mai.

Al Forum di Praga i Presidenti
tessono le lodi dei signori del vento
e nello schermo gigante
della grande Sala Spagnola
immagini oceaniche dalle piazze di Londra
e nell’Abbazia di Wstminster
fanno rabbrividire le rinnovate note
della canzone di Elton
per la ricca principessa dei poveri.

Poi giganteggia la piccola Madre Teresa
per le strade di Calcutta
appanna una storia
e ne riscrive un’altra.
Marciano appaiate nelle foto le due figure.

Quanto durerà?
La bellezza e la bontà non hanno tempo
così almanaccavo sbirciando il grande schermo.

Sul tavolo, a sera, alla rinfusa,
un CD e pochi libri rimasti
Omero, Simone Weil, il Paradiso di Dante.
Gli altri sono dispersi nelle case della memoria.

Riprende da qui il viaggio
da queste clonazioni digitali
e mi tengono sveglio la notte
che sempre più si confonde col giorno.

Dopo il silenzio ancora la poesia.


Signori del vento/Lords of the Wind (Noubs, 2002)